mercoledì 22 febbraio 2023

PROVE TECNICHE DI TOTALITARISMO

di Michele Lamanna 

Negli anni ‘70 del novecento, un certo “ambientalismo”, prendendo atto dell’ abbassamento della temperatura terrestre riscontrata in quel periodo, sostenne la tesi di una nuova glaciazione che avrebbe interessato il nostro pianeta, con inevitabili, catastrofiche conseguenze per il genere umano. Non si è mai verificata alcuna glaciazione. 

Nei successivi anni’ 80, lo stesso “ambientalismo” propagandò a gran voce il pericolo di piogge acide di proporzioni significative che avrebbero distrutto raccolti, intere foreste e perfino monumenti. Non è mai accaduto nulla di tutto ciò. Gli anni ‘90 ed i seguenti decenni sono stati quelli del buco dell’ ozono, considerato causa del surriscaldamento ambientale (l’ esatto contrario delle glaciazioni ipotizzate non molto tempo prima ) e delle connesse sciagure profetizzate dai soliti esperti. Il buco dell’ ozono si è poi miracolosamente chiuso. 

Tutti questi fenomeni climatici erano tra loro legati da un comune peccato originale, ovvero il comportamento inquinante dell’ uomo, a cominciare dalle immissioni di anidride carbonica (Co2) nell’ atmosfera, che avrebbe reso indispensabile l’ imposizione di politiche transnazionali decise non democraticamente, ma da comitati costituiti solo da scienziati catastrofisti, considerati incontestabili depositari della verità ( primo esempio è stato il protocollo di Kyoto dell’ 11 dicembre 1997, entrato in vigore il 16 febbraio 2005). 

I reiterati fallimenti di quelle previsioni sono la dimostrazione evidente del carattere ideologico e non scientifico delle argomentazioni che ne stavano alla base; e dell’ altrettanto evidente tentativo di sostituire gradualmente la democrazia con la tecnocrazia. 

Ne abbiamo avuto ulteriore prova nei giorni scorsi quando il parlamento UE ha dato il via libera all’ accordo raggiunto nel dicembre 2022 che prevede lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel a decorrere dal 2035. Un provvedimento non solo chiaramente ideologico, posto che il cambiamento climatico antropico, cioè causato dall’ uomo, appare solo, nel migliore dei casi, una ipotesi oltremodo controversa; ma anche fortemente lesivo della libertà d’ impresa, pesantemente limitata sulla scorta di semplici congetture. 

 A quest’ultimo riguardo l’unica certezza è la perdita di posti di lavoro: Ford Italia ne ha già preventivati 3.800 in meno entro i prossimi tre anni; mentre , per l’ intero comparto auto del nostro Paese si prevede un taglio complessivo di circa 73.000 unità lavorative, compensato dalla creazione di appena 6.000 posti di lavoro nell’ ambito della mobilità elettrica. Così come ideologiche e liberticide sono risultate le politiche adottate dai governi di molti Stati , e da quello italiano in particolare, durante la c.d. pandemia: provvedimenti supportati anch’ essi solo da supposizioni, se non da vere e proprie illazioni sostenute da alcuni tecnici ( virologi, infettivologi, igienisti, etc.) . 

Ovviamente, questo non significa che il potere sia passato dalle mani del popolo ( democrazia) a quello dei climatologi o dei virologi ( tecnocrazia ). Il vero potere rimane sempre saldamente nelle mani di chi lo ha sempre detenuto, cioè della usurocrazia che gode del privilegio dell’ emissione monetaria e della connessa gestione del sistema della moneta-debito. Fino ad un certo punto, i politici sono stati i più importanti camerieri dei banchieri; ora, ad essi si affiancano climatologi, virologi, etc. anch’essi assoldati dai plutocrati per giustificare emergenze a vario titolo onde indurre il popolo a sottomettersi acriticamente. 

E’ questo il nuovo totalitarismo, spesso supportato dal consenso di larghi strati della popolazione, facilmente preda delle compulsive campagne mediatiche o dei modelli culturali a senso unico imposti dalla scuola ed università. E che, talvolta, diventa vera e propria dittatura quando sopprime il dissenso: la sospensione dal lavoro se non il licenziamento , ovvero, una sanzione pecuniaria, ovvero, il blocco dei conti correnti ( come nel caso dei camionisti canadesi) per chi non ha voluto sottoporsi ad una terapia sperimentale come il c.d. vaccino covid; l’ impossibilità di svolgere attività d’ impresa per i produttori di automobili a benzina/diesel solo sulla base di supposte, ma mai dimostrate responsabilità ambientali; etc. E’ ormai uno scontro tra civiltà: da un lato, quella della menzogna e della repressione; dall’ altro, quello della verità e della libertà. 

E voi da che parte state? 

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