Facciamo un po' di chiarimenti in merito. Domenica 9 febbraio, Elon Musk, ha dichiarato che anche la Federal Reserve cioè la Banca Centrale USA, potrebbe essere messa sotto controllo dal “Dipartimento per l'Efficienza Governativa” (DOGE) tanto che ha scritto in risposta ad un utente che “Tutti gli aspetti del governo devono essere completamente trasparenti e responsabili nei confronti del popolo. Nessuna eccezione, inclusa, se non in modo particolare, la Federal Reserve”. (Link: https://www.foxbusiness.com/politics/elon-musk-warns-federal-reserve-may-face-doge-audit.amp)
Tutto questo non può che farmi piacere, però dobbiamo stare sempre attenti a non finire dalla padella alla brace. Il fatto che Musk sia notevolmente critico sulle politiche monetarie della Banca Centrale statunitense è notorio e che la critichi anche per il fatto che sia fin troppo potente, pure.
Tale iniziativa da parte del DOGE per il momento è stata stoppata dal giudice distrettuale statunitense Paul Engelmayer, che attraverso una sentenza ha impedito ai procuratori generali del Dipartimento di accedere ai sistemi del Tesoro statunitense, citandoli anche in giudizio, affermando che la commissione presidenziale non ha nessun diritto di procedere al controllo: “Musk e DOGE non hanno alcuna autorità per accedere alle informazioni private degli americani e ad alcuni dei dati più sensibili del nostro Paese”. (Link: https://www.foxbusiness.com/politics/federal-judge-blocks-elon-musks-doge-from-accessing-treasury-records-after-democratic-ags-file-lawsuit)