lunedì 4 luglio 2016

Grillo e il suo reddito di cittadinanza


"Il M5S e la sua proposta di legge sul reddito di cittadinanza"
Premetto che questo articolo non vuole essere un attacco al M5S per la sua lodevole iniziativa sulla proposta di legge che prevede un minimo di reddito di cittadinanza di 600 euro mensili, ma su questa tematica è necessario fare        alcune precisazioni                                                                                               fondamentali.
Le risorse, che ammonterebbero a circa 19 miliardi l'anno, sarebbero recuperate da varie fonti : tagli al Ministero della Difesa, alla pensioni d'oro, da una quota sui contributi dell' "8 per mille"sulla Chiesa (non sono invece previsti introiti derivanti dall'Imu degli immobili di proprietà della chiesa )  e sul gioco d'azzardo.

Mi preme ricordare che il comico genovese è stato tra i primi “allievi” del prof. Giacinto Auriti, cioè l'ideatore del reddito di cittadinanza ( oggi tanto sbandierato), della proprietà popolare della moneta e che ha denunciato la perdita della sovranità monetaria da parte dello Stato ( quindi del popolo italiano).
Pertanto se il caro professore fosse ancora vivo e il suo “allievo” si fosse presentato ad una sessione d'esame, lo avrebbe di certo bocciato, semplicemente perché:
il redditto di cittadinanza era stato previsto, dal docente, in una condizione di sovranità monetaria (cioè, quando lo Stato ha la possibilità di stampare per proprio conto il denaro che gli serve per le proprie esigenze interne senza indebitarsi con il sistema bancario) è spetta a tutti noi per una questione di diritto sociale e non sotto forma di elemosina, o per raggiungere un minimo di reddito garantito, cosa completamente diversa dal reddito di cittadinanza.

Il reddito di cittadinanza in questa tale situazione economica recessiva e in mancanza di sovranità monetaria, alla fine dei conti farebbe aumentare ancor di più il nostro debito pubblico e in conclusione saremo sempre noi a pagare. Certo, con questo non voglio insinuare che non è giusto ad esempio tagliare le pensioni d'oro per dare parte di esse a chi non ha niente o a chi deve passare il mese con 400 euro, ma è necessario far capire che questa è una questione di principio e che -torno a ribadire- il reddito di cittadinanza deve spettare a tutti noi per una questione di diritto sociale, perché siamo noi che creiamo la ricchezza semplicemente per il fatto di essere vivi e operiamo con il nostro saper fare... non esisterebbe ricchezza in un mondo di morti.
Anche un bambino appena nato ha diritto al suo reddito di cittadinanza, perché grazie alle sue esigenze, contribuisce a generare ulteriore ricchezza, contribuendo così ad aumentare la prosperità del paese.

Oggi le risorse ci sono, in realtà siamo molto più ricchi di quello che ci vogliono far credere, le merci si buttano, la produzione industriale e le nuove tecnologie hanno ampliato notevolmente la produzione a un punto tale che, consentirebbero a tutti noi di avere tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Dovremmo lavorare meno ore perché il lavoro oggi lo fanno i “robot” nelle fabbriche, il problema e che grazie all'indottrinamento subito attraverso le false informazioni ci hanno fatto credere che siamo poveri e ci hanno indebitato a vita.
In conclusione, faccio notare che una cosa è il reddito minimo garantito e un'altra il reddito di cittadinanza che spetterebbe a tutti indistintamente attraverso un codice dei redditi sociale, come previsto dal prof Giacinto Auriti.


                                                                                                                                                
                                                                                                                      Cosimo Massaro 

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