Oltre le Superfici: La Verità dietro l'Incidente di Washington
Vorrei iniziare con una premessa fondamentale: ogni atto di terrorismo, ogni omicidio commesso nei confronti di persone che non sono militari e che sono inermi, è un'azione da condannare senza riserve. La violenza contro i civili e gli indifesi, da qualsiasi parte provenga, è inaccettabile e non può essere giustificata.
Detto questo, l'eco di quanto accaduto a Washington mercoledì 22 maggio 2025, dove un atto violento presso l'ambasciata israeliana, commesso da Elias Rodriguez che avrebbe urlato 'Gaza libera', ci spinge a una riflessione più profonda. Al di là del fatto in sé, ciò che mi preoccupa e che voglio evidenziare è come la narrazione dominante stia tentando di confondere le acque, strumentalizzando concetti e distorcendo la realtà.
È fondamentale ribadire con forza: criticare le azioni dello stato sionista di Israele, che a mio avviso sta commettendo un vero e proprio genocidio in Palestina, non significa affatto essere antisemiti. Il problema non è l'antisemitismo, ma il legittimo antisionismo, una ferma opposizione alle politiche di uno stato che, è bene ricordarlo, non ha nulla a che fare con la vera origine semitica del popolo ebraico. Il termine "semita" deriva infatti da Sem, uno dei figli di Noè, nella tradizione biblica, e tutti i popoli arabi sono anch'essi di origine semita.