🔴ED ORA SONO "DAZI" AMARI❗
Ed ora sono "dazi" amari per i super globalisti e le loro multinazionali, diciamo che Trump ha messo la pietra tombale a quella globalizzazione "glebalizzante" che sfruttava la manodopera cinese e dei Paesi poveri che per trent'anni ha permesso di importare merci a basso costo per distruggere la produzione interna dei Paesi occidentali, tutto in linea con quella "logica" neoliberista che ha da sempre affermato che il dio denaro e il mercato libero avrebbero fatto diventare tutti più ricchi portando con se giustizia ed equilibrio sociale...tutto falso, la globalizzazione ha portato solo povertà nell'economia reale e perdita di tutti i diritti conquistati in anni di battaglie sociali.
Preferite ancora una globalizzazione che ha permesso di fare guadagni immensi alle multinazionali oppure un ritorno alla produzione interna dove i diritti sociali e dei lavoratori non vengano più sacrificati sull'altare del dio mercato?...io non ho dubbi preferisco sicuramente la seconda soluzione
Dopo i dazi di
Trump le borse di tutto il mondo vanno a picco.
Ora mettiamo un po' di ordine nelle idee e
cerchiamo di capire cosa sta accadendo sul piano della guerra
monetaria a livello globale in modo tale da comprendere anche lo
scontro sul piano commerciale, altrimenti avremo sempre una visione
distorta per colpa delle informazioni di regime.
Gli USA sono in bancarotta
La fine del petrodollaro, il processo di
dedollarizzazione ormai ad uno stato avanzato dove il mondo multipolare sta praticamente quasi azzerando l'utilizzo del
dollaro come moneta di riferimento per gli scambi commerciali, il
debito pubblico USA ormai arrivato a cifre devastanti (a dicembre
2024 era di 36200 miliardi di dollari) una cifra assurda, uscita
fuori controllo e non più gestibile, in sintesi gli USA sono in
bancarotta per colpa dei globalisti guerrafondai che attraverso il
loro Deep State hanno gestito la loro politica e utilizzato gli
americani come braccio armato per imporre il N.W.O...purtroppo per
loro ormai fallito!
America First
Pertanto
bene sta facendo Trump nel rivedere al rialzo i dazi in modo tale da
riequilibrare gli scambi e il disavanzo commerciale con gli altri
Paesi per far ripartire l'economia interna e per tutelare il mondo
del lavoro e della produzione americana, tutto in linea secondo il
suo motto “America
First”,
cioè prima l'America.
L'Italia in macerie e svenduta
Una
politica commerciale che avremmo dovuto applicare anche noi quando
ebbe inizio la globalizzazione dopo la caduta del muro di Berlino.
Uomini come Prodi, Dalema e Draghi giusto per citarne alcuni, se non
avessero tradito e svenduto l'Italia, avrebbero dovuto tutelare con
i dazi le nostre aziende e i nostri prodotti dall'invasione di merci
a basso costo provenienti soprattutto da quella Cina fatta diventare
grande dagli stessi globalisti per destabilizzare l'Occidente e
in particolar modo il nostro Paese particolarmente manifatturiero.
Oggi
purtroppo abbiamo un'Italia in macerie da un punto di vista della
produttività, un Paese dove è stato messo in atto un vero e proprio
“genocidio” di aziende italiane e di partite IVA.