lunedì 22 settembre 2025

OLTRE 200MILA PERSONE PER IL FUNERALE CHARLIE KIRK

L'Omicidio di Charlie Kirk: Il Coraggio di una Voce Libera e la Nascita di un Martire Il mondo conservatore americano è in lutto.

Il 10 settembre, l'attivista e commentatore politico Charlie Kirk, una voce che molti di noi sentivamo vicina, è stato tragicamente assassinato durante un evento pubblico. La sua morte, avvenuta per mano di un ventiduenne, Tyler Robinson, ha sollevato un'onda di dolore e indignazione. 

Questo omicidio non è solo un fatto di cronaca, ma l'atto finale di un'escalation di violenza politica che sta lacerando il Paese, prendendo di mira chi ha il coraggio di dire la verità. Mentre Robinson è stato prontamente arrestato e rischia la pena di morte, il gesto ha riacceso un dibattito latente sulla crescente violenza politica. 

Il funerale di Kirk, tenutosi in uno stadio dell'Arizona, si è trasformato in un evento di proporzioni gigantesche, con una folla stimata in oltre 200.000 persone. Un'enorme marea di gente vestita di rosso, bianco e blu ha riempito ogni angolo, dimostrando in modo inequivocabile l'impatto che Kirk ha avuto sulla gente comune. 

Charlie Kirk era una figura di spicco perché non aveva paura di dire quello che pensava, difendendo principi che molti di noi ritengono fondamentali. Ha speso la sua vita a divulgare informazioni contro la cultura gender, che mina le fondamenta della famiglia e della società. Si è battuto contro l'immigrazione selvaggia che sta cambiando la nostra identità e contro il falso ambientalismo, che lui definiva un cavallo di Troia per il marxismo e un mezzo per imporre un controllo totalitario sulla popolazione. 

La sua voce, che risuonava nelle piazze e sui media, ha alimentato il movimento MAGA e ha contribuito in modo decisivo alla mobilitazione che ha riportato Donald Trump alla Casa Bianca. Ma c'è di più. Kirk parlava da cristiano, un cristiano tradizionalista che non temeva di affrontare i temi più scomodi. Diceva cose che in precedenza avrebbe dovuto dire  Bergoglio  e che nemmeno l'attuale Papa afferma con la stessa chiarezza. Le sue parole erano un faro di luce in un mondo sempre più buio, un richiamo ai valori della famiglia, della tradizione e della fede. 

Durante il servizio funebre, la moglie di Charlie, Erika Kirk, ha tenuto un discorso che ha commosso la folla. Ha espresso un profondo perdono, affermando: "Mio marito, Charlie, voleva salvare i giovani uomini, proprio come quello che gli ha tolto la vita. Quell'uomo, quel giovane uomo… io lo perdono. Lo perdono perché è quello che ha fatto Cristo, ed è quello che farebbe Charlie." Ha poi promesso di continuare l'opera del marito, assumendo la guida della Turning Point USA, l'organizzazione che Charlie aveva fondato. 

Anche il Presidente Trump ha parlato, lodando Kirk come un "grande eroe americano" e un "martire" per la libertà. Ha sottolineato il ruolo fondamentale di Kirk nella mobilitazione dei giovani conservatori che ha portato alla sua vittoria elettorale nel 2024. "Adesso è un martire per la libertà dell'America," ha affermato Trump, aggiungendo in seguito che l'omicidio era un attacco non solo a Kirk ma a tutti i conservatori: "La pistola era puntata contro di lui, ma il proiettile era diretto a ciascuno di noi." La morte di Kirk ha trasformato la sua figura in quella di un martire per la causa conservatrice. Le sue idee e il suo impegno continuano a vivere e a ispirare, mentre la sua tragica fine diventa un doloroso monito delle tensioni e delle divisioni che affliggono la società americana. Le indagini continuano, ma una cosa è chiara: l'omicidio di Charlie Kirk non è solo un fatto di cronaca, ma un evento che lascerà un segno indelebile sulla storia politica recente degli Stati Uniti. Era uno di noi, e la sua battaglia non è finita con la sua morte. Ora tocca a noi portarla avanti.

                                                                                              Cosimo Massaro 

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