venerdì 16 giugno 2023

BERLUSCONI: LA MORTE DI UNO STATISTA

Articolo di Cosimo Massaro 

È vero...prima o poi tutti dobbiamo morire, però mi chiedo se agli integralisti della pandemenza almeno gli sta venendo qualche dubbio, se si stiano ponendo qualche domanda oppure, secondo loro, la gente continua a morire senza "nessuna correlazione"?

Ormai è un'evidente ecatombe!!!

Solo in questi ultimi giorni si sono presentate, al cospetto del Padre Eterno, molte personalità importanti che quasi sicuramente si sono sierate. Tra queste la moglie di Romano Prodi, Flavia Franzoni, l'attore e regista Francesco Nuti e la personalità di spicco  che più ha fatto notizia è sicuramente quella di Berlusconi, che pur avendo un'età avanzata, bisognerebbe comunque chiedersi se l'eventuale siero genico non abbia influito ad aggravare il suo stato di salute.

In merito al decesso del Cavaliere voglio esprimere un mio commento personale. Indipendentemente dal giudizio di ognuno, se ne è andato, comunque sia, un pezzo di storia della politica italiana. È stato un uomo che nel bene e nel male ha fatto parlare di sé, sia in terra nostrana che all'estero ed è anche un dato di fatto che ha spaccato da sempre l'opinione pubblica, chi a favore e chi contro.

Sicuramente con le sue televisioni e i suoi programmi, salvo qualche eccezione, ha contribuito al degrado culturale italiano, ma su questo bisogna dire che è stato in buona compagnia anche con la televisione pubblica "mamma RAI". Tuttavia se per le reti Mediaset tutto ciò si potrebbe anche comprendere essendo una  TV privata   soggetta a seguire anche  logiche commerciali che  spesso l'hanno indotta a generare programmi trash, ma non è assolutamente accettabile  da una televisione pubblica per  due motivi: in primo luogo  perché appunto essendo pubblica deve essere funzionale al suo ruolo culturale e e in secondo luogo perché   paghiamo anche  il canone.  Per tali ragioni, da quest'ultima, dovremmo pretendere un livello culturale molto più alto.

Un'iniziativa molto positiva portata avanti dall'ultimo governo Berlusconi che attuò insieme a Giulio Tremonti (allora ministro dell'economia) e che merita di essere citata, fu quando con la legge 262 del 28 dicembre del 2005 (art. 19 comma 10) cercò di riportare le azioni della Banca d'Italia sotto il controllo statale come lo statuto stesso riportava. Legge disattesa per tre anni e in seguito abrogata dato che venne modificato lo Statuto interno della Banca d'Italia quando l'Italia era governata da Napolitano, Prodi, Draghi e Padoa Schioppa.

Nel 2011 fu destituito l'ultimo governo parzialmente democratico eletto dagli italiani. Un governo guidato da Berlusconi che era troppo vicino alla Russia del presidente Putin e alla Libia di Gheddafi, ragion per cui era un governo da destituire.  Fu un vero e proprio golpe attuato attraverso una manovra finanziaria innescata dalla Deutsche Bank che speculando al ribasso sui titoli del Debito Pubblico italiano creò  una crisi che portò lo spread  a 500 punti, costringendo Berlusconi alle dimissioni. Inoltre, come non condividere le sue ultime dichiarazioni in merito alla guerra tra la Russia contro l'Ucraina-NATO quando ha dichiarato quanto segue: Io a parlare con Zelensky, se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”.

Anche il presidente russo Vladimir Putin ha ricordato il rapporto d'amicizia che lo legava a Berlusconi ricordandolo appunto come "una persona cara, un vero amico"...

dal sito del cremlino riporto di seguito una sua dichiarazione in merito: "Indubbiamente, era un politico europeo, si potrebbe dire, di livello mondiale. Ci sono poche persone di questo tipo nell'arena internazionale ora. Era un grande amico della nostra gente e ha fatto molto per sviluppare relazioni commerciali tra la Russia e i paesi europei.

È stato l'iniziatore dello sviluppo delle relazioni tra la Russia e l'Alleanza del Nord Atlantico, è stato con la sua partecipazione che sono stati creati i meccanismi di interazione appropriati - e su sua iniziativa.

Ma soprattutto era, ovviamente, un politico italiano. Per un politico era una persona insolita, perché era molto sincero e aperto e aveva un tale privilegio che i politici di questa portata non hanno: il privilegio era che diceva quello che pensava.

È un peccato. Voglio esprimere il mio sincero rammarico e le mie condoglianze al popolo italiano e a tutti coloro che sono vicini a Berlusconi. Questa è una grande perdita non solo per l'Italia, ma anche per la politica mondiale".

Come non evidenziare anche il fatto che tutto il suo percorso politico non sia stato effettivamente perseguitato da una magistratura politicizzata e asservita sicuramente a quel deep state che la mette in azione per screditare tutti coloro che non sono perfettamente allineati ai punti programmatici del globalismo imperante, pur facendo parte della stella èlite. Stessa identica cosa sta accadendo in questi giorni al Presidente americano Donald Trump con ben 37 capi d'accusa che gli sono stati contestati dalla corte federale di Miami, in Florida.

La morte è "na livella" diceva Totò, la morte rende tutti uguali ricchi e poveri, è in grado di uniformare ogni differenza sociale...tutti noi oltrepasseremo quella soglia con il peso delle nostre responsabilità nel bene e nel male, senza alcuna finzione poiché davanti al Padre Eterno non potranno esistere maschere.

"La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero della vita".

                                                                                                       (Albert Einstein)

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