martedì 10 marzo 2020

CORONAVIRUS- LA SITUAZIONE È SFUGGITA DI MANO?

Facciamo il punto della situazione per riuscire a trovare il bandolo della matassa sugli ultimi eventi che stanno accadendo in Italia.  

Abbiamo  un popolo letteralmente sbandato, senza veri punti di riferimento  e con una classe dirigente  che "naviga" in balìa dei venti  con il mare in tempesta.

Prima di iniziare l'analisi degli eventi,  è doveroso puntualizzare una questione sul comportamento da tenere nei confronti di chi è portatore di qualche malattia ad alta contagiosità.   Qui non si tratta di carità cristiana, oppure di essere buoni, cattivi, razzisti, fascisti. Sin dai precetti più antichi riportati addirittura nel vecchio testamento, quindi più di 2000 anni fa, si dice che è buona norma tenere in quarantena chi è portatore di malattie infettive, di cui non si conoscono ancora le cure e di essere messi sotto rigido controllo dall'autorità specializzata, che in quel tempo era la casta sacerdotale, oggi il medico specializzato. Non si tratta di abbandonare al proprio destino i nostri fratelli, ma solo di mettere in sicurezza se stessi e gli altri!


Iniziamo con l'excursus degli ultimi due giorni.
L'8 Marzo il governo Conte  discute sull'ipotesi di estendere la zona rossa a tutta la Lombardia e ad altre province, ma  una bozza del DPCM inizia a circolare anticipatamente.   Indipendentemente da chi sia stato a causare la fuga di notizie, la questione  genera  il panico,  causando la    fuga di tantissime persone  che,  per motivi di studio o lavoro si trovavano a vivere nella futura “zona rossa”.  Questi infausti  comportamenti, hanno messo a rischio di contagio anche  tutte le altre regioni d'Italia, soprattutto  quelle del  Sud,  non  attrezzate a sostenere un'eventuale emergenza sanitaria per la limitatezza delle camere di terapia intensiva.  Questo  comportamento da parte del Governo, inizialmente,  lo si poteva  attribuire ad  incompetenza,   ma riflettendo,  se si voleva mettere in quarantena un' intera regione come la Lombardia,  non si dovevano innanzitutto  bloccare e controllare stazioni, aeroporti e autostrade prima di far mettere in fuga persone con alta possibilità di essere portatori sani del covid- 19, rischiando di farli diventare nuovi untori per il resto della popolazione, aumentando così i rischi per tutti? Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di porci la domanda, che il giorno dopo, sempre il Governo Conte con un nuovo DPCM dichiara “zona rossa” tutta l'Italia. Da oggi siamo tutti reclusi! Non vorrei che fosse stato tutto previsto e a questo punto abbiamo anche la risposta alla precedente  domanda.
Comportamento caotico e confusionario tipico di chi non ha la situazione sotto controllo? Oppure comportamento di chi sta seguendo una strategia tipica del PROBLEMA-REAZIONE-SOLUZIONE?  Solo in futuro potremo dare delle risposte  a queste domande, per ora possiamo porre solo ipotesi non  avendo le prove.

Ora è bene puntualizzare alcuni punti:  
-Quando si chiedeva di mettere in quarantena chi rientrava dalle zone infette della Cina, indipendentemente dalla razza di appartenenza, fu considerato un atteggiamento razzista e fascista. Ora si corre ai ripari ma è troppo tardi. 
Comportamento radical-chic e buonista tipico della sinistra fucsia.

-Ora che si sono resi conto che l'aumento dei contagiati gravi mette in crisi tutto il sistema sanitario per mancanza di camere di terapia intensiva e di personale specializzato, cercano di tamponare, in maniera tardiva e maldestra. 
Comportamento tipico di chi si pone “so tutto io” e poi fa solo danni!  


-Ora escono a galla tutti i danni dovuti dalla politica dei tanti tagli alla sanità, molti dei quali spesi per la politica dei porti aperti che  continua  inesorabilmente a far sbarcare clandestini. Comportamento tipico del buonista che ti etichetta razzista e lavorando sul tuo senso di colpa, ti cita Gesù Cristo dicendo“ama il prossimo tuo”, omettendo però la seconda parte della citazione “come te stesso”.

- Ora che tutte le altre nazioni, giustamente, ci chiudono le frontiere per proteggersi  da eventuali contagi, vedo un Governo che non fa nessun “mea culpa” sugli errori fatti inizialmente quando andavano a farsi le foto in giro per i ristoranti cinesi e altro per minimizzare la drammaticità degli eventi. In questo momento non vedo nessuno straniero che si fa i selfie in una pizzeria italiana. Anzi abbiamo visto tutti quanti lo squallido spot francese che denigrava il nostro popolo, mostrando un pizzaiolo italiano che sputava, come untore, su di una pizza.

In conclusione, bisogna  approfittare di questa profonda crisi per far aumentare la consapevolezza della gente. BISOGNA FARE PRESTO, non abbiamo tempo per aspettare le decisioni dei burocrati europei. Non abbiamo tempo per pensare e  firmare il MES, abbiamo l'Italia bloccata e questi “eurocrati”  cosa fanno? Mettono in agenda la revisione di un trattato che dobbiamo aborrire.  
Ora, per noi  è  prioritario stampare immediatamente moneta per sostenere, prima di subito, tutta la nostra economia reale, altrimenti,  nella migliore delle ipotesi ne usciremo con le ossa rotte e  nella peggiore come “cadaveri”. 

Alla fine di questa crisi economica e sanitaria comunque sia bisognerà tirare i conti! 
ITALIANI SVEGLIAMOCI, REAGIAMO E USCIAMONE PIÙ FORTI DI PRIMA.
RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA  MADRE PATRIA.



                                                                                                                                                                                          Cosimo Massaro 

2 commenti:

  1. Nel condividere quanto ora scritto da Cosimo, mi permetto di aggiungere che le conseguenze economiche della emergenza sanitaria rischiano di produrre più vittime di quante ne stia causando il coronavirus.

    Anche oggi, il bollettino dei licenziamenti non ha mancato di allungare la lista di coloro che andranno ad incrementare la già nutrita schiera dei poveri: un enorme esercito di riserva che, non escludo, verrà anche sapientemente utilizzato per comprimere le condizioni materiali di esistenza ed i diritti dei “ privilegiati" che avranno la fortuna di continuare a lavorare.

    Lo Stato deve intervenire ,immediatamente e senza indugi, erogando adeguate risorse finanziarie direttamente nelle mani di coloro che hanno perso il lavoro e delle imprese che stanno subendo la riduzione se non il blocco delle attività.

    Ma tanto deve essere realizzato non con la logica del finanziamento a debito, bensì del contributo a titolo gratuito,a tempo determinato, in un contesto emergenziale di assoluta gravità .

    È evidente che un siffatto ed ambizioso obiettivo non può essere perseguito né nell' ambito del vincolo di bilancio, né in quello delle concessioni graziosamente elargite delle istituzioni europee, ma solo attraverso il sacrosanto esercizio della sovranità monetaria e della tutela degli interessi nazionali.

    In queste ore si sprecando gli appelli al senso di responsabilità del popolo italiano affinché vengano rispettate le prescrizioni contenute nei recenti DPCM degli scorsi 8 e 9 marzo: a scanso di equivoci, quelle prescrizioni vanno assolutamente rispettate, ma vedremo se il senso di responsabilità verrà fatto proprio anche da chi siede nella stanza dei bottoni onde raccogliere il grido di dolore proveniente da un popolo ormai allo stremo come quello italiano.






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    1. Caro Michele, come sempre, preciso e in perfetta linea con quanto da me scritto.Grazie di cuore per il tuo prezioso e importante approfondimento

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