lunedì 29 agosto 2016

DIECI ANNI FA MORIVA A ROMA IL PROFESSOR GIACINTO AURITI

DIECI ANNI FA MORIVA A ROMA IL PROFESSOR GIACINTO AURITI, CHE SOSTENNE E SPIEGO’ LA PROPRIETA’ POPOLARE DELLA MONETA. ABBIAMO CHIESTO DI RICORDARCENE GLI INSEGNAMENTI AD UNO STUDIOSO SALENTINO, AUTORE DI UN RECENTE SAGGIO SUL SIGNORAGGIO BANCARIO

Ieri 11 agosto 2016,  a Guardiagrele, piccolo paese in provincia di Chieti, suo luogo natale, si è svolta la celebrazione del decennale della morte, solo fisica, del grande giurista- economista abruzzese.
Osò sfidare i banchieri usurai che hanno nelle loro mani il più forte, perverso e subdolo potere che domina sull’uomo, la moneta debito.
La Storia gli sta dando ragione.

Tanti estimatori del professore sono venuti da tutta Italia per onorarlo e ricordare il suo forte impegno messo nella causa per liberare l’uomo dalla schiavitù del debito. Auritiani di prima, seconda e terza generazione hanno avuto il piacere di incontrarsi e pranzare anche con tre figli del professore, che hanno onorato l’incontro con la loro presenza.
Tutto l’evento si è svolto con sano spirito di amicizia e fratellanza.
In mattinata si sono visitati alcuni posti fondamentali che ricordano il professore, come la chiesa di Contrada Brecciaio, fatta erigere dal professore in onore della Madonna di Fatima a cui ha affidato la lotta contro la moneta debito.

In seguito il folto gruppo si è diretto verso il cimitero per porre un mazzo di fiori presso la cappella di famiglia.
Nell’occasione si è voluto ricordare il professore, grazie alle testimonianze di chi ha combattuto al suo fianco le sue battaglie, oggi le nostre.
Dopo il pranzo si è fatta visita al monumento, che ricorda l’esperimento del SIMEC, eretto presso il comune di Guardiagrele.


Nel 2000, infatti,  egli promosse nel suo comune l’  emissione del SIMEC, con lo scopo di provare nella pratica le proprie teorie sulla creazione di valore della moneta da parte della cittadinanza.
Auriti è oggi più vivo che mai.
Ci ha lasciato una enorme eredità culturale, ricca di profondi valori umani, di cui dobbiamo saper farne buon uso.
Le sue idee continuano a viaggiare e ad essere divulgate sempre di più. Un suo messaggio diretto alla classi dirigenti del nostro paese era questo:
“Merita di governare un popolo solo chi lo ama, perché solo chi ama è disposto a servire, altrimenti se ne serve“.

In merito alle modifiche costituzionali, che si vogliono attuare in questo periodo storico, a mio avviso, quella indicata dal professore sarebbe la vera e rivoluzionaria rettifica che si dovrebbe fare per migliorare la costituzione :
“Lo Stato di diritto ha considerato nel proprio ordine costituzionale, solo i tre poteri: legislativo, giurisdizionale ed esecutivo. Il quarto potere della sovranità monetaria se lo sono fagocitato, nel silenzio, le banche centrali, società per azioni con scopo di lucro…Ecco perché dobbiamo completare la Rivoluzione Francese: la sovranità monetaria va attribuita allo Stato – come quarto Potere Costituzionale – e tolta alla banca centrale. Non è più tollerabile che, in uno Stato di diritto, la funzione costituzionale della sovranità monetaria sia esercitata da una S.p.A. con scopo di lucro…”

E per concludere ricordo la sua emblematica frase: “Siamo destinati a vincere perché questa battaglia porta con sé la forza della Verità“.

Grazie Professore!

                                                                                                                         Cosimo Massaro

Articolo scritto per il quotidiano "leccecronaca.it"
Link di riferimento : (http://www.leccecronaca.it/index.php/2016/08/12/dieci-anni-fa-moriva-a-roma-il-professor-giacinto-auriti-che-sostenne-e-spiego-la-proprieta-popolare-della-moneta-abbiamo-chiesto-di-ricordarcene-gli-insegnamenti-ad-uno-studioso-salentino-auto/)

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