L'accordo tra Stati Uniti e Ucraina sulle terre rare, firmato il 30 aprile 2025, rappresenta un passo significativo nella cooperazione economica e strategica tra i due paesi.
Questo accordo stabilisce un “Fondo per gli Investimenti nella Ricostruzione” congiunto, finanziato attraverso i proventi derivanti dallo sfruttamento di risorse minerarie ucraine, tra cui litio, titanio, grafite e terre rare. L'Ucraina contribuirà con il 50% delle entrate future, mentre gli Stati Uniti forniranno supporto finanziario e tecnico per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie.
Tuttavia, l'accordo ha suscitato preoccupazioni in Ucraina, poiché inizialmente non includeva garanzie di sicurezza contro potenziali aggressioni russe. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato la proposta iniziale, sottolineando la necessità di legare lo sfruttamento delle risorse minerarie a impegni concreti per la difesa del paese.
Dopo intensi negoziati, le parti hanno raggiunto un accordo che prevede l'istituzione di un fondo congiunto per la ricostruzione, ma senza includere garanzie di sicurezza esplicite. Inoltre, l'accordo non riguarda le risorse minerarie già in produzione, come quelle gestite da Naftogaz e Ukrnafta.
Una cosa è certa l'estrazione delle risorse minerarie potrebbe richiedere anni a causa della necessità di bonificare le terre da mine e ordigni inesplosi, nonché della presenza di giacimenti in territori attualmente sotto controllo russo. In sintesi, l'accordo sulle terre rare tra Stati Uniti e Ucraina segna una nuova fase nella collaborazione bilaterale, con implicazioni significative per la sicurezza e l'economia dell'Ucraina.